2000 - 2013

TREDICI ANNI DI IMPEGNO PER LA CITTA'








LA CRISI TAGLIA I COSTI DELLA POLITICA UE






Tempi di crisi e di tagli alla spesa pubblica per evitare default. Tempi in cui la politica che chiede sacrifici ai cittadini deve dare il buon esempio nel tirare la cinghia.
Anche l'Olanda, paese a tripla A, sente il dovere morale di ridurre i costi della politica. Sabato scorso il Governo dell'Aja ha preparato un disegno di legge che riduce di un terzo le dimensioni di entrambe le Camere, in quello che viene spiegato come «parte di uno sforzo per creare un Governo più snello ed efficiente». L'emendamento costituzionale proposto ridurrebbe il numero dei deputati nella Camera bassa da 150 a 100, e nella Camera alta da 75 a 50, ha spiegato il ministero degli Interni olandese.
Un sentimento isolato dei 'falchi' olandesi? Non proprio. Anche a Londra il premier britannico David Cameron, che ha avviato una politica di bilancio più rigida di quella di Margaret Thatcher con una correzione da 125-140 miliardi di euro entro il 2015 per tre quarti sul fronte delle spese, ha proposto di ridurre il numero dei parlamentari e ha tagliato i benefit complessivi dei deputati. Taglio effettuato in occasione dello scandalo dei rimborsi falsi delle spese dei politici inglesi che ha imperversato per settimane sui tabloid del paese.
Cameron ha anche ostacolato la riforma elettorale dei liberaldemocratici solleticando il portafogli dei britannici e denunciando i costi elevati di un'eventuale modifica, ipotesi poi uscita battuta al referendum.
Anche Madrid, assediata dagli indignados, ha recepito il messaggio sul taglio dei costi della politica. Con le due ultime manovre il Governo Zapatero si è dato l'obiettivo di recuperare più di 50 miliardi di euro. Nel maggio 2010 il Governo ha dato il buon esempio tagliando le buste paga dei suoi componenti di un 15%, iniziativa a cui hanno poi aderito anche i parlamentari.
E la Merkel? Il Governo tedesco ha fatto della stabilità un'idea guida del suo programma: l'Esecutivo ha presentato un programma quadriennale di riduzione del deficit a 31,5 miliardi nel 2012 per arrivare a 13,3 miliardi nel 2015. In questa ottica la politica non ha dovuto tagliare molto visto che i deputati tedeschi sono già ora 661 contro il nostro migliaio, ognuno guadagna 7.009 euro al mese contro la paga base dei nostri deputati pari a 11.704. A Berlino inoltre, Stato federale per eccellenza, ovviamente non esistono le province come in Italia e deputati regionali o consiglieri comunali si fanno bastare poche migliaia di euro al mese.
I tagli non sono mancati neppure ad Atene che a novembre scorso ha ridotto il numero dei rappresenanti delle province. La riforma (chiamata Kallikrates) dell'organizzazione statale ha eliminato le 57 province sostituendole con 13 macroregioni e ha ridotto accorpandoli il numero dei municipi da 1.034 a 325. A Corfù ad esempio da 13 sindaci ne è rimasto uno solo. Il 20 giugno scorso il premier socialista George Papandreou ha rilanciato la proposta di un referendum per decidere una riforma della Costituzione tesa a rivedere il sistema elettorale e abolire privilegi e immunità per ministri e deputati. Nella riforma sarebbe compresa una riduzione dei deputati dagli attuali 300 a 200. All'appello sui tagli della politica, per ora in Europa, manca solo l'Italia.
IL SOLE 24 ORE
13 luglio 2011

CONGRATULAZIONI ALDO





L’8 giugno 2011, si è svolta nel Salone delle Feste del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente di Eni Giuseppe Recchi e dell’Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni, la cerimonia di premiazione degli Eni Award 2011. Il premio, istituito nel 2007, è divenuto nel corso degli anni un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente. Eni Award ha lo scopo di sviluppare un migliore utilizzo delle fonti energetiche e valorizzare le nuove generazioni di ricercatori, a testimonianza dell'importanza critica assegnata da Eni alla ricerca scientifica e ai temi della sostenibilità.
Nella stessa occasione sono stati conferiti i Premi annuali per l’Innovazione di Eni, riservati a tre team di ricerca che si sono particolarmente distinti per la qualità e il livello di innovazione delle loro attività. Un nostro concittadino il Dottor Aldo Bosetti, che lavora presso il Centro Ricerche dell’Istituto eni-Donegani di Novara, fa parte di uno di questi team ed è stato premiato insieme a suoi tre colleghi per i risultati della ricerca nel campo della trasformazione e valorizzazione di rifiuti organici come materia prima per la produzione di biocarburanti di seconda generazione.
LA SESIA, martedì 5 luglio 2011


(ASCA) - Roma, 30 mag - Il candidato del centrodestra Carlo Riva Vercellotti e' stato eletto alla presidenza della Provincia di Vercelli con il 50,90% delle preferenze. Il candidato del centrodestra ha battuto al ballottaggio Luigi Bobba, candidato per il centrosinistra, che si ferma al 49,09%.
Per Carlo Riva Vercellotti, secondo i dati definitivi del Viminale, hanno votato 38513 elettori, 1376 in piu' rispetto al candidato del centrodestra.

COMITATO VERCELLESE PER BOBBA PRESIDENTE




Il Comitato Vercellese di sostegno alla candidatura dell’on. Luigi Bobba a Presidente della Provincia di Vercelli ha analizzato, nei giorni scorsi, i risultati delle votazioni del 15 e 16 maggio.
Da questa analisi è emerso con chiarezza il desiderio degli elettori di un cambiamento alla guida dell’Amministrazione Provinciale. Ciò indipendentemente dalla tradizionale collocazione politica dei cittadini, come confermato non soltanto dal fatto che la coalizione di Centrodestra, che quattro anni fa aveva ottenuto quasi il 68% delle preferenze, non è andata oltre il 49%, ma anche dal risultato personale dell’on. Bobba, che ha ottenuto oltre 5.100 preferenze in più della coalizione che lo sosteneva, e da quello del Partito Democratico, divenuto per la prima volta il partito più votato nella città di Vercelli.
Alla luce di questi dati risulta evidente che, al ballottaggio di domenica 29 e lunedì 30 maggio, esistono le condizioni per il successo dell’on. Bobba e, sulla spinta del vento del cambiamento che forte ha preso a soffiare dopo anni di indifferenza verso l’atteggiamento del governo e delle amministrazioni locali, per assicurare anche alla Provincia di Vercelli quell’esperienza politica e gestionale indispensabile dopo le tristi vicende giudiziarie che hanno travolto la passata amministrazione di Centrodestra.
Il Comitato, composto da liberi cittadini che hanno a cuore il futuro del Vercellese, anche alla luce delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’on. Bobba nei giorni successivi al primo turno di queste elezioni, ha rafforzato la propria convinzione che egli sia la persona migliore per guidare nei prossimi anni la Provincia di Vercelli. Meritano, infatti, di essere evidenziate la sobrietà e il realismo delle sue dichiarazioni, mentre sul fronte avversario si sono incrinati i rapporti tra Pdl e Lega Nord e si è anche ricorso ad una errata interpretazione delle norme che regolano le elezioni nel tentativo di confondere le idee agli elettori.
Per queste ragioni i componenti del Comitato, ritenendo che al ballottaggio debbano prevalere le qualità personali dei singoli candidati più che gli schieramenti politici, esprimono il forte auspicio che la popolazione del Vercellese il 29 e il 30 maggio voti per l’on. Luigi Bobba, premiandone le riconosciute trasparenza, sobrietà e onestà.
In questo modo, ad avviso del Comitato, sarà oltretutto possibile garantire alla Provincia un Presidente che, anche per il ruolo di parlamentare fino a oggi ricoperto, potrà assicurare a questo territorio tutta l’attenzione di cui necessita in tempi in cui, con il novarese Cota presidente della Regione, si stanno creando le condizioni per la creazione in Piemonte di un duopolio metropolitano Torino-Novara di cui, per la vicinanza con quest’ultima, faranno le spese per primi proprio Vercelli e provincia.
Ancora una volta, e con ancor maggiore convinzione, i componenti del Comitato invitano dunque i cittadini di questo territorio a fidarsi dell’on. Luigi Bobba, così come, per ciò che essi fanno o hanno fatto nelle loro professioni, si fidano di loro.

Vercelli, 24 maggio 2011
Roberto Barbero
Lina Besate
Ugo Breddo
Filippo Campisi
Giovanni Cattaneo
Claudio Ciancio
Angelo Fragonara
Giuseppe Latrofa
Giorgio Simonelli
Luigi Tavano
Giancarlo Volpiano
Salvatore Zemignani

ELEZIONI PROVINCIALI 2011



Gentile Elettrice ed Elettore
Mi chiamo Paolo Bena, vivo a Vercelli dove sono nato nel 1961, sono sposato con Luciana ed ho una figlia, Giulia; dal 1999 al 2004 sono stato Consigliere Comunale della mia città.
Ho accettato l’invito dell’ Onorevole Luigi Bobba di presentarmi candidato nella Lista Civica Vercelli Valsesia, perché penso, che in un periodo di grande difficoltà per il nostro territorio, impegnarsi in prima persona sia doveroso. Noi crediamo che sia ora di dire basta alla corruzione, allo spreco di denaro pubblico, all’utilizzo del potere politico per fini personali e non per l’interesse comune.
Noi vogliamo che la nostra Provincia viva una stagione nuova, di crescita, valorizzando le risorse del territorio, favorendo lo sviluppo delle imprese e dei privati, si potranno creare nuovi posti di lavoro, in particolar modo per i nostri giovani, che oggi, più che mai, subiscono le conseguenze della crisi occupazionale. Noi non vogliamo il ritorno al NUCLEARE ! Dobbiamo ricordarci che nel Vercellese, ( nei siti di Trino e Saluggia ) vi sono stoccate la maggior parte delle scorie nucleari nazionali, siti ritenuti non idonei a tale compito in quanto ad altissimo rischio ambientale.
Noi sosteniamo, invece con convinzione l’espansione delle Fonti Rinnovabili, che forniscono energia pulita, a difesa dell’ambiente in cui viviamo.
Noi ci batteremo, a maggior tutela della salute, per far sì che la nostra struttura ospedaliera non venga in alcun modo ridimensionata, con chiusure di reparti di fondamentale importanza, come quello di Oncoematologia, perchè non e’ accettabile che in un territorio dove la percentuale di malati di tumore e’ così alta, si possa ipotizzare una simile soluzione.Questo sarà il mio impegno, per la nuova Provincia di Vercelli,LA TUA NUOVA PROVINCIA.
Cordiali Saluti
Paolo BENA

ELEZIONI PROVINCIALI 2011


Gentile Elettrice
Caro Elettore
,
scrivo per sottoporre alla Tua attenzione in vista del voto del 15 e 16 maggio un amico che credo meriti fiducia ed appoggio alle prossime elezioni provinciali.
Si tratta di Paolo BENA, che conosco da anni ed ho avuto anche modo di apprezzare per la serietà e l’impegno in Consiglio comunale quando entrambi eravamo Consiglieri.
Di Paolo BENA posso dirTi che è stato presente al 95% dei Consigli comunali, ha sottoscritto 45 Interrogazioni, 6 Ordini del giorno e 3 Mozioni come co-firmatario. Terminata l’attività amministrativa, non ha abbandonato il suo impegno civico per la Città in cui viviamo, ma ha fattivamente contribuito alla raccolta di petizioni su problemi ambientali quali la monitorizzazione dell’elettromagnetismo e dei fumi dell’inceneritore cittadino.
Paolo BENA ha anche partecipato attivamente a vari convegni, curati dall’Associazione di impegno civico di cui facciamo entrambi parte, dal titolo: “Ambiente: aria ed acqua a Vercelli” (2008 ), “Fotovoltaico: energia pulita per la Città” (2009) e “ Nucleare alle porte” (2010).
Da questi fatti puoi capire quanto il suo impegno civico sia costante e non solo in prossimità di una tornata elettorale, come accade per molti altri candidati.
Pertanto se in un candidato cerchi la serietà, l’onestà e la dedizione al lavoro per il bene comune, credo che il Tuo voto sarà ben riposto in Paolo BENA.
Con cordialità e stima
Ugo Breddo
TANTI AUGURI PER UNA BUONA PASQUA!

ELEZIONI/VERCELLI: DOPO BUFERA PDL, CENTROSINISTRA PUNTA A BALLOTTAGGIO


(ASCA) - Torino, 16 apr - Le elezioni per la Provincia di Vercelli, circa 130mila elettori, chiamati ad esprimersi il 15 e 16 maggio prossimi, sono segnate dalla bufera che ha investito la vecchia amministrazione basata sulla alleanza Pdl-Lega Nord. L'ex presidente Renzo Masoero fu arrestato e dovette dimettersi, alla vigilia della sua candidatura alle elezioni regionali, in seguito ad un'inchiesta per concussione. Una disavventura che il centrodestra, in particolare il Pdl, sta pagando, e che gia' ha in parte scontato con un calo vistoso alle ultime regionali. Da aggiungere l'indagine aperta dalla magistratura in queste settimane a carico di Cortopassi, consigliere regionale per il Pdl e gia' coordinatore del partito nella provincia e quella a carico di Terre d'Acqua, organismo promozionale presieduto a lungo dal parlamentare del Pdl, poi coordinatore regionale di Fli ed ora nuovamente nel Pdl, Roberto Rosso. Vicende che potevano consentire al centrosinistra un'imprevista rimonta (schierando per l'occasione il parlamentare ed ex presidente nazionale delle Acli, Luigi Bobba), se il Pd non avesse scelto di presentarsi alle elezioni in solitaria, senza collegamenti ne' con il centro ne' con la sinistra. Una ventina in tutto le liste: i due raggruppamenti principali vedono il sindaco uscente di Gattinara, Carlo Riva Vercellotti, appoggiato da Lega Nord e Pdl e da alcune liste minori, contro appunto Bobba, candidato sostenuto soltanto da Pd e Moderati. Viene poi il raggruppamento Sel, che comprende alcune realta' locali indipendenti, Idv e Federazione della sinistra, capeggiato dal segretario provinciale dell'Idv, Carlo Rossi. L'Udc schieraLuciano Gualdi , avvocato di Varallo Sesia, a lungo esponente del Partito socialista, nelle cui file gia' aveva fatto parte del Consiglio della Provincia. Fli e Api portano avanti Francesco Radaelli, gia' consigliere comunale del capoluogo nelle file centrodestra, di cui, in successivi momenti ha toccato quasi tutti i lidi. A rafforzare le liste dei finiani compare anche una buona parte di ex socialisti, in particolare il sostegno del prof. Carco', candidato del centro sinistra alla presidenza della provincia in precedente occasione. Da segnalare la rottura della Lega Nord con il Pdl a Gattinara, proprio il comune di Vercellotti: i due partiti si trovano a competere in ambito locale e ad allearsi invece in provincia. Anche a Santhia' altro grande comune del vercellese dove si vota, Lega Nord e Pdl vanno separati.

ELEZIONI PROVINCIALI 2011



Alleanza per Vercelli, area civica di impegno politico operante in Città da più di dieci anni, ha aderito all’invito rivoltole dall’on. Luigi Bobba di entrare a far parte della Lista Civica Vercelli-Valsesia a suo sostegno. Di questa Lista Civica si condividono l’attenzione a porre al centro del proprio agire politico le persone ed i territori , indispensabili per il rilancio della nostra provincia. Alleanza per Vercelli si riconosce nel programma dell’on. Bobba poiché molti punti sono stati da sempre al centro dell’attività amministrativa e politica dell’Associazione in questi anni . Oltre al programma è indubbia l’importanza che riveste la persona del candidato presidente l'on. Bobba, del quale condividiamo i valori e del quale apprezziamo da sempre la serietà e la determinazione dell’azione politica. Alleanza per Vercelli sarà rappresentata in seno alla Lista Civica Vercelli-Valsesia da Paolo Bena, già Consigliere comunale e Presidente della Commissione consiliare Lavori Pubblici. Durante il suo mandato amministrativo Paolo Bena è stato presente al 95% dei Consigli comunali, ha sottoscritto 45 Interrogazioni, 6 Ordini del giorno e 3 Mozioni come co-firmatario. Terminata l’attività amministrativa ha partecipato attivamente a vari convegni curati dell’Associazione quali: “Ambiente: aria ed acqua a Vercelli” (2008 ), “Fotovoltaico: energia pulita per la Città” (2009) e “ Nucleare alle porte” (2010). Infine ha fattivamente contribuito alla raccolta di petizioni su problemi ambientali per la monitorizzazione dell’elettromagnetismo e dei fumi dell’inceneritore cittadino.

NUCLEARE: I DUBBI DI DUE VESCOVI, PERICOLI EVIDENTI. SERVE RIFLETTERE


(ASCA) - Roma, 21 mar - Dopo la crisi della centrale di Fukushima, in Giappone, il dibattito sul ritorno italiano al nucleare si accende anche nella Chiesa italiana. Due vescovi, interpellati dall'agenzia Adista, non nascondono i loro dubbi. Per mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e membro della Commissione Cei per le Migrazioni, su un tema che tocca ''direttamente la vita della gente bisogna riflettere senza lasciarsi prender la mano dalle reazioni emotive, soprattutto senza creare allarmismi o panico''. ''La scelta piu' corretta in merito all'opzione nucleare - per l'ex-sottosegretario della Cei - e', allora, quella di discutere della questione alla luce del sole, senza allarmismi ingiustificati e senza pregiudiziali di alcun genere'' e soprattutto tenendo fermi alcuni punti inderogabili: ''il problema energetico va affrontato senza pigrizie e senza concedere favori a nessuno; ogni scelta strategica deve rispettare le aspettative e le necessita' di tutti i popoli, soprattutto di quelli ancora in via di sviluppo; le soluzioni adottate devono rispettare l'ambiente perche' trasformare il mondo in una pattumiera significa porre le premesse per distruggere, con la Terra, l'uomo stesso''.
Per mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia e presidente di Pax Christi Italia, ''al di la' del dibattito possibile sulla competitivita' economica che il nucleare civile assicura, e' evidente a tutti quanto sia difficile ancora oggi il controllo di questa fonte di energia''. Dunque, spiega il presule, ''e' opportuno affermare che la scelta del nucleare non e' sullo stesso piano della scelta di promuovere fonti energetiche alternative''. Allargando il discorso, mons. Giudici ricorda che ''vi e' una corsa ad accaparrare beni essenziali come l'acqua e ci avviciniamo al referendum a proposito della privatizzazione degli acquedotti. Questi beni, acqua, terra, aria, sono di tutti o di chi se li puo' assicurare con il denaro o con la forza?... L'attenzione dei credenti al rispetto della vita in tutto il suo dispiegarsi e la capacita' di organizzarsi per denunciare le situazioni in cui essa viene calpestata ci offrono un ulteriore spunto di riflessione''.

GIANNA: LOTTA DI UNA DONNA. DAL POLESINE AL MEZZOGIORNO D'ITALIA


Ha indubbiamente catturato l'attenzione del pubblico presente Gero Grassi, parlamentare e Membro della Direzione Nazionale del PD, giunto a Vercelli per presentare il suo ultimo libro dal titolo "Gianna: lotta di una donna. Dal Polesine al Mezzogiorno d'Italia".
Un libro - come ha detto nell'introduzione Ugo Breddo di Alleanza per Vercelli, l'area civica di impegno politico promotrice dell'incontro - diverso da quelli di molti politici odierni che raccolgono solamente gli ultimi discorsi e documenti della loro attivitrà; con questo libro invece ci si trova di fronte ad un avvincente romanzo ricco di fatti, di storia e anche di politica.
A Filippo Campisi, Consigliere comunale del PD, è spettato il compito di presentare il libro, che utilizza un linguaggio nuovo per parlare di politica e dei problemi della gente. L'on. Grassi ha quindi tratteggiato alcuni personaggi del libro, taluni reali altri di fantasia come la protagonista la dottoressa Gianna Ciarchi, che ha fatto un percorso inverso rispetto a quello di tanti emigranti giungendo a Terlizzi in Puglia dal Polesine. Gianna, una donna che ha lottato per tutta la sua vita da povera orfanella sino all'impegno politico per la sua città adottiva, contro il vecchio modo di far politica.
Dalla protagonista a Carmela "La capitana", un'anziana donna che non voleva farsi visitare da Gianna, perchè non sapeva che i dottori fossero anche donne, poi altri fatti e personaggi fino alla figura del grande Aldo Moro di cui Gero Grassi è una grande conoscitore.
Si è parlato di politica e dei problemi dell'odierna politica in un modo inusuale ed avvincente, diverso dalla politica cui oggi siamo spesso abituali spettatori. Una politica che deve dare speranza e futuro ai giovani investendo su di essi in primo luogo.

17 MARZO FESTA NAZIONALE


Quando si parla di Unità Nazionale non ci dovrebbe essere nulla da discutere. Dovremmo essere tutti uniti e compatti, indipendentemente dai colori politici.
Gli unici colori da rispettare dovrebbero essere quelli della bandiera italiana.
La Lega Nord, benché faccia parte del Governo Nazionale, assume posizioni assestanti, ribadendo, anche con atti forti, la propria posizione politica “separatista”.
Il Consiglio dei Ministri ha varato il decreto legge con il quale si stabilisce che il 17 marzo prossimo, data simbolo dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sarà Festa Nazionale, con tutti gli effetti civili che ne derivano. Tuttavia vale la pena ricordare, se non altro per la storia, che la decisione non è stata presa all’unanimità, in quanto tre Ministri hanno espresso la loro riserva. Sono tutti rappresentanti della Lega Nord: Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Calderoli, che contestano la scelta di festeggiare con l'astensione dal lavoro.
Polemiche non sono mancate neppure nel mondo della scuola, visto che il Ministro dell’Istruzione Gelmini aveva fatto richiesta di tenere le scuole aperte il 17 marzo. Il Consiglio dei Ministri, tuttavia, ha preso una saggia decisione, optando per la chiusura delle scuole e dando la possibilità ai ragazzi di seguire gli eventi che saranno organizzati per l’occasione.
Non si può polemizzare sempre e vivere male tutti i processi che celebrano l’Unità d’Italia. La Lega è partita dalla secessione per approdare al federalismo, ma conserva ancora atteggiamenti poco consoni a chi occupa ruoli importanti all’interno del Governo nazionale.
Non si può camuffare il proprio sentire. Ogni qual volta c’è da esprimersi su decisioni che tengano il Paese unito, attraverso la coesione sociale o più semplicemente attraverso eventi celebrativi, la natura della Lega viene fuori.
Il Centrodestra è ostaggio di questa realtà, che ha contribuito a rafforzare. A farne le spese sono i cittadini che vivono in tutte quelle regioni in cui la Lega non ha radici, perché troppo lontane dal Nord.
On. Gero GRASSI
Direzione Nazionale PD

GIANNA: lotta di una Donna. Dal Polesine al Mezzogiorno d'Italia


Alleanza per Vercelli, area civica di impegno politico attiva in città da oltre 10 anni, organizza venerdì 18 febbraio alle ore 18 presso il Caffè Cavour, sito nell’omonima piazza di Vercelli, la presentazione del libro “Gianna: lotta di una Donna. Dal Polesine al Mezzogiorno d’Italia” di Gero Grassi. Come scrive lo stesso autore nella presentazione, tutti i suoi romanzi sono ambientati e si sviluppano in gran parte nella sua amata città, della quale descrive luoghi, personaggi, eventi non sempre veramente esistiti, seppure ispirati. Gianna, la protagonista del libro, nasce nel Polesine. A differenza di tanti meridionali che cercano al nord vita e lavoro, fa il viaggio al contrario. Frequenta la scuola in una città che vive le contraddizioni tipiche del Mezzogiorno. Nel 1984 si candida al Consiglio Comunale di Terlizzi su invito di Giacomo, giovane segretario provinciale della Dc, voluto da Aldo Moro. È un trionfo e Gianna diventa Sindaco dopo una elezione plebiscitaria. Nel 1989 è rieletta e prosegue nell’impegno sindacale sino a quando nel 1992, per motivi connessi a vicende urbanistiche, è arrestata. Giacomo scopre la tresca e consente il totale proscioglimento dalla vicenda, determinando anche l’arresto dei protagonisti dell’intrigo. Gianna, colpita dalle giornate passate in carcere e dalla violenza dell’evento, si dimette dal Comune. L’Italia, invece, abbandonata Tangentopoli, vive la breve esperienza del Governo Berlusconi. Segue un Governo tecnico, frutto di ribaltone, guidato da Dini. In prossimità delle elezioni politiche nasce l’Ulivo. Il 22 aprile 1996, mentre in Italia si festeggia la vittoria dell’Ulivo e di Romano Prodi, prossimo Presidente del Consiglio, a Terlizzi, in Piazza Cavour, sul palco, con pubblico comizio, festeggiano la vittoria persone provenienti da culture e storie diverse: Giuseppe Ayala, Nichy Vendola, Gero Grassi ed altri ancora. Durante il comizio, appare Gianna, l’Italia è in netta ripresa. Si volta pagina. Sembra un miracolo e forse lo è. Nel libro si mettono in campo contesti, avvenimenti, personaggi, temi e sensibilità di grande rilevanza storico-culturale e sociale e si propone così come narrazione ideale locale e nazionale, come storia cittadina e pure italiana, quanto mai oggi di attualità. Gero Grassi è nato a Terlizzi in provincia di Bari, giornalista pubblicista autore di diversi libri tra cui “Il ministro e la brigatista” e “La principessa e il figlio del Professore”. E’ deputato, Vicepresidente della Commissione Affari Sociali della Camera e Responsabile Nazionale Sanità del Pd. Sindaco del suo paese natio aveva tra i suoi assessori l’attuale Presidente della Regione Puglia Nicky Vendola. L’incontro sarà un’occasione per riflettere su un periodo della storia italiana e l’autore ne parlerà con Filippo Campisi Consigliere Comunale di Vercelli del Pd e Ugo Breddo di Alleanza per Vercelli.

Il PD può rappresentare la chiave di volta per i cattolici italiani


Il Paese sta attraversando una crisi che non è soltanto economica, ma anche e soprattutto etica.
Le vicende di questi giorni impongono una riflessione profonda, sollecitata dai tanti cattolici che non si sentono più rappresentati da una parte politica, che propone vicende generali ed avvenimenti specifici di evidente immoralità.
Il fondatore della Comunità di Sant'Egidio Andrea Riccardi, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, afferma giustamente: “La seconda Repubblica non è mai nata, eppure si ha la sensazione che stia morendo. Si è passati dalla Repubblica dei Partiti a quella della tv e dei talk-show… - ed ancora - il mondo cattolico assuma un’altra posizione, dia il suo contributo di idee nuove in un assetto politico diverso, plurale”.
Le parole e le riflessioni di Andrea Riccardi, mai ostile al PD ed amico di Romano Prodi, devono essere una possibilità di crescita per il nostro partito.
L’onorevole Beppe Fioroni ed i cattolici presenti nel PD hanno sottolineato più volte all’interno del PD, la necessità di avviare un percorso che dia ai cattolici la serenità di sentire le proprie posizioni difese ed accolte.
I cattolici non si sentono più rappresentati dalla politica di Centrodestra, che vanta una radice cristiana, ma assume nel contempo comportamenti e decisioni in netto contrasto col cattolicesimo democratico.
La rete che teneva tutti dentro comincia a non tenere più. Le maglie si stanno aprendo e in molti si ritrovano a navigare in mare aperto, senza meta.
Il PD ha l’opportunità di rappresentare un porto sicuro per tutti i cattolici dispersi nel burrascoso mare della politica italiana.
Il segretario del PD Pierluigi Bersani ha facoltà di illuminare il faro, guidando i cattolici dispersi verso la medesima direzione.
Bersani deve dire chiaramente che il PD è pronto ad accogliere e rappresentare tutti i cristiani, quelli che guardano al Centrosinistra, ma anche quelli che, delusi dalla politica di Centrodestra, vagano come anime in pena, in attesa di approdare ad una spiaggia sicura.
Non cogliere questo segno dei tempi, potrebbe generare un errore grandissimo, potrebbe portare i cattolici a distruggere il bipolarismo, che seppur non perfetto, è certamente meglio della frammentazione politica, che nella storia ha generato soltanto diatribe e rallentamento nell’attività di Governo.
Il PD può rappresentare la chiave di volta per i cattolici italiani. Pierluigi Bersani non può non farsi carico di questa esigenza: significherebbe chiudere la porta al mondo che cambia ed ingessare il Partito, privandolo delle opportunità di crescita.
L'occasione dell'Assemblea Nazionale è troppo ghiotta. Sono sicuro che Bersani coglierà l'occasione per parlare anche a quanti vengono da una esperienza politica diversa dalla sua. Lo farà per allargare il PD, lo farà per creare il PD di Governo.
Cogliere questa possibilità significa creare il vero PD, l'insieme dei riformisti, cattolici e laici che guardano alla persona e tengono al centro dell'azione di governo, l'Italia.
On. Gero GRASSI