2000 - 2013

TREDICI ANNI DI IMPEGNO PER LA CITTA'








"LA TRAVERSATA" di Bartolomeo Sorge


Venerdì 19 novembre verrà presentato alle ore 21, nell'Aula Magna del Seminario di Vercelli, l'ultimo libro di Bartolomeo Sorge "La Traversata:la Chiesa dal Concilio Vaticano II a oggi" edito da Mondadori. Introdotti dalla Vicepresidente UCID di Vercelli Adriana Sala Breddo, a parlare insieme all'autore di una stagione cruciale per il cammino storico e spirituale della Chiesa ci saranno il parlamentare Luigi Bobba, già Presidente nazionale delle ACLI, Mons. Cristiano Bodo, Vicario generale dell'Arcidiocesi e Pier Giorgio Fossale, Assessore alla cultura del Comune. Le conclusioni saranno tratte da Luigi Omodei Zorini, Presidente UCID della Sezione di Vercelli, associazione organizzatrice dell'incontro.
"Nell'epoca della globalizzazione e della secolarizzazione, la società è divenuta ormai irreversibilmente pluriculturale, plurietnica e plurireligiosa. Per agire da fermento, la Chiesa deve porsi in modo nuovo. Giunti al giro di boa dei cinquant'anni dal Concilio Vaticano II, per evengelizzare un mondo profondamente cambiato, non resta che proseguire con coraggio la "TRAVERSATA" lungo la "rotta" segnata chiaramente dal Concilio e dai suoi "traghettatori". Padre Sorge nel suo nuovo libro attinge ai ricordi personali e delinea un intenso ritratto di alcune delle figure più carismatiche che hanno accompagnato la Chiesa e la nostra società nella transizione al terzo millennio. Tra i "traghettatori" incontrati da Sorge ricordiamo dagli ultimi Papi al Cardinale Carlo Maria Martini fino a due personaggi che pagarono con la vita la loro testimonianza di amore evangelico e l'ideale per una società più giusta: l'Arcivescovo di San Salvador Oscar Romero e il parroco del quartiere palermitano Brancaccio, don Pino Puglisi.
Padre Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946 ed è stato ordinato sacerdote nel 1958. Ha vissuto questi anni che racconta nel suo libro anzitutto nei cosiddetti palazzi, dirigendo la mrivista "La Civiltà cattolica" a diretto contatto con alcuni papi da Paolo IV a Giovanni Paolo II, senza dimenticare Papa Luciani, che l'aveva indicato come suo successore all guida del Patriarcato di Venezia.
Ma è anche vissuto nelle strade della Sicilia tra la gente, negli anni delle stragi di mafia ed è stato uno dei protagonisti della "Primavera di Palermo". Per questo suo impegno ha dovuto vivere sotto scorta per diversi anni. Un periodo che ricorda nel suo libro anche attraverso la figura di Agostino Catalano, il suo capo scorta, uno di quei veri servitori dello Stato, assassinato con Paolo Borsellino nell'attentato mafioso di Via D'Amelio.

MONITORIZZAZIONE EMISSIONI INCENERITORE DI VERCELLI









Ho prestato sempre molta attenzione all'inceneritore cittadino, dedicandovi varie interrogazioni, la maggior parte delle quali si soffermavano in particolare sul problema della monitorizzazione delle emissioni dell'ormai vetusto impianto, posto proprio alle porte della nostra città.
Come i cittadini di altre città possono comodamente visionare i dati dei loro impianti in tempo reale tramite internet, credo che anche i vercellesi ne abbiano tutto il diritto, visto anche la vetustà dell'impianto. Penso che le nuove tecnologie come internet siano uno dei mezzi che la politica deve utilizzare per recuperare quella distanza che la separa sempre più dai cittadini.
In questa mia azione politica mi conforta il fatto di essere appoggiata da diversi cittadini che hanno sottoscritto una petizione. A tal riguardo ringrazio anche Alleanza per Vercelli, l'area civica di impegno politico, che mi ha aiutata nella raccolta delle firme, come in quella per ottenere la pubblicazione dei dati sull'elettromagnatismo
.


Allego il testo della mia ultima interrogazione al riguardo

Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale
Vercelli, 18.10.2010
OGGETTO INTERROGAZIONE: Pubblicazione dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli.
La sottoscritta Adriana Sala in Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD.
PREMESSO CHE
l’inceneritore di Vercelli, situato in prossimità dell’abitato cittadino, è ormai in esercizio da più di 30 anni, almeno per quanto riguarda le prime due linee entrate in funzione nel lontano 1977.
VISTO CHE
nel corso della riunione del tavolo tecnico per la bonifica/messa in sicurezza dell’inceneritore, tenutasi il 22 luglio 2010, il rappresentante di Atena Patrimonio ha affermato che non vi è affatto un’obsolescenza dell’impianto e che pertanto la sua funzionalità è da prevedersi anche oltre la data del 31 dicembre 2012 come riportato da fonti giornalistiche.
CONSIDERATO CHE
l’inceneritore di Vercelli è dotato di un Sistema di Monitoraggio delle Emissioni (SME) che misura e registra in continuo la concentrazione di diversi parametri (Risp. Interrogazione del 7.12.2009 prot. 50937);
· il sistema SME è operativo dal secondo semestre 2002 per effetto della deliberazione della Giunta Provinciale n. 17695 del 4 maggio 1999 (Risp. Interrogazione del 17.02.2010 prot. 5912);
· i dati delle emissioni di altri inceneritori sono stati resi pubblici da anni su siti internet come ad esempio a partire dal 2002 le emissione dell’impianto di Pietrasanta (LU) gestito proprio da Veolia S.p.A, la medesima società che gestisce quello di Vercelli;
· l’Amministrazione comunale in data 7 dicembre 2009 affermava che avrebbe valutato prossimamente di pubblicare sul proprio sito i dati in oggetto (Risp. Interrogazione prot. 50937); in data 2 febbraio 2010 a seguito della possibilità espressa dall’Amministrazione era stata inoltre depositata una raccolta di firme in cui i firmatari chiedevano che i dati delle emissioni dell’impianto di Vercelli venissero resi anch’essi pubblici sul sito internet del comune.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
relativamente alla pubblicazione dei dati delle emissioni in continuo dell’inceneritore di Strada per Asigliano, quali sono le valutazioni conclusive dell’Amministrazione comunale di Vercelli.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

LA VECCHIA CALDAIA



Anna e Giacomo erano felici il giorno in cui avevano affittato il loro alloggio in quell’alta casa posta in periferia. Giacomo era un operaio ed Anna lavorava in un asilo comunale, avevano due stipendi dignitosi, ma con i figli i soldi non bastavano mai. L’alloggio era all’ultimo piano, sembrava ai loro occhi un piccolo attico che guardava la bellissima campagna che circondava la città. Un bel posto dove far crescere i due figli. Certo l’affitto non era proprio a buon mercato, ma alcuni sacrifici si fanno volentieri per i figli: Francesca ed Andrea. Molte erano le aspettative che, come tutti i genitori, riponevano su di loro ed erano felici di quei sacrifici.
Lo stabile era bello, né troppo grande né piccolo, proprio come la città in cui vivevano. Città che entrambi amavano poiché aveva, secondo loro, le giuste dimensioni dove quasi tutti si conoscono ed era tranquilla, forse troppo in certi casi. L’alloggio era proporzionato alle loro esigenze, c’era però la questione della vecchia caldaia da cambiare, ma i proprietari avevano assicurato che presto si sarebbe risolto il problema. Infatti se l’ultimo piano offriva una vista bellissima, purtroppo poneva il loro alloggio vicino a quel camino da dove uscivano i fumi di quella vecchia caldaia che bruciava di tutto ed era entrata in funzione nel lontano 1967.Gli inverni passavano lenti, i loro figli crescevano ed il fumo usciva sempre da quel camino, ma tutto a norma di legge, secondo quanto ripeteva costantemente l’amministratore in tutte le assemblee del condomino.
Andrea aveva già iniziato le superiori e continuava a giocare nella squadra del quartiere che teneva gli allenamenti nel campetto vicino a casa. Questo rendeva tranquilli Anna e Giacomo, con quello che sentivano accadere ai giovani d’oggi. Ma anche tutti i ragazzi della squadra, quando il vento soffiava verso il campo di calcio, si lamentavano del fumo della vecchia caldaia. Francesca, la piccola di casa aveva, iniziato a tirare di scherma, uno sport costoso diceva Giacomo, sport che la piccola aveva scelto per seguire una sua amica, ma s’impegnava e regalava ai genitori delle soddisfazioni vincendo diverse gare. Anna aveva però il doppio da fare quando doveva lavare e stendere la bianca divisa sempre a causa dei fumi della vecchia caldaia.
Anna e Giacomo però erano rassicurati dal fatto che la caldaia si sarebbe dovuta sostituire entro il 31 dicembre 2002, la data finalmente si stava avvicinando e quindi la situazione sarebbe sicuramente migliorata.
Negli anni, durante le tante assemblee condominiali, se ne era parlato tantissimo di cosa fare della caldaia e vi erano state accese discussioni.
Alcuni volevano costruire una nuova caldaia più piccola e potente, che avrebbe riscaldato anche i palazzi vicini, in tal modo i proprietari avrebbero guadagnato e forse agli affittuari avrebbero diminuito le spese condominiali, che intanto aumentavano.
Altri volevano invece puntare decisamente su fonti alternative, rivestendo il palazzo di pannelli fotovoltaici, cosi da avere luce e calore per tutto l’immobile ed intanto il camino sbuffava.
Altri ancora volevano cambiare tutti gli infissi, coibentare tutta la casa e fare un buco nel terreno per sfruttare l’energia geotermica, per climatizzare la casa in estate e riscaldarla in inverno. Addirittura affermavano che con l’energia geotermica si sarebbe potuto aprire una pista di fondo che sarebbe passata sotto la casa e la casa avrebbe così acquistato valore. Che fortuna pensavano scherzando Anna e Giacomo, pagando un solo affitto si sarebbero potuti avere anche i vantaggi di una casa in montagna.
Ma le assemblee condominiali passavano ed i proprietari dello stabile non prendevano mai delle decisioni. Però, in tutto questo tempo, il camino continuava a fumare proprio lì vicino all’appartamento.
Inoltre Francesca ed Andrea avevano avuto negli anni un pò di tosse in più dei loro amici, ma nessuno poteva dire se fosse stato a causa del fumo del camino della vecchia caldaia.
Ormai erano giunti a pochi mesi dalla mitica scadenza del 31 dicembre quando Giacomo ritornando a casa dall’ultima assemblea condominiale proferì per la prima volta quella parola sentita tante volte ai telegiornali…EMERGENZA!
Sì! Si era in emergenza poiché dopo tante parole mancava il tempo per costruire una nuova caldaia ed anche per ricorrere a fonti alternative. Ormai era tardi per agire si correva il rischio di passare l’inverno senza riscaldamento, un inverno al freddo….un’emergenza insomma!. Quindi l’amministratore aveva annunciato che ci si doveva tenere la vecchia caldaia, affermando che era a norma. I proprietari si dichiaravano dispiaciuti, ma a Giacomo non era sfuggito che senza spendere una lira in migliorie, qualunque esse fossero, i proprietari continuavano a percepire gli affitti di tutto il caseggiato. Intanto Anna e Giacomo, che abitavano vicino al camino avrebbero continuato a respirare con i loro figli i fumi della vecchia caldaia.
Victor
P.S. Ogni riferimento a fatti, persone e luoghi è da ritenersi puramente casuale.

LA FIAT, IL LAVORO, I SINDACATI.



Chi scrive è da decenni impegnato a proporre e promuovere una democrazia sociale, economica, industriale. Verso la fine degli annni '60, secolo scorso, e anni seguenti, tramite il Centro Studi che ho diretto, prima a Bologna e poi a Milano, proposi la "partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese", in linea con le esperienze tedesche. A Milano, organizzai "seminari e convegni" su modelli innovativi di relazioni industriali e modelli alternativi di organizzazione del lavoro. E' veramente ampia la rassegna stampa, che conservo e che è diventata patrimonio culturale della Università Cattolica di Milano, che rende memoria della linea culturale e progettuale proposta. Voglio, cioè, dire che conosco la questione riguardante le politiche sociali e industriali. E, quindi, ritengo utile esprimere un giudizio su ciò che sta avvenendo, In Italia, circa le "politiche del lavoro". Circa la crisi dell'occupazione e gli interventi e le decisioni della FIAT. In base alle mie esperienze, la CISL e la UIL hanno sempre privilegiato la difesa degli interessi dei lavoratori ricorrendo alla dinamica contrattuale; vale a dire il "contratto"; il contratto, il più "garantista" possibile, nei confronti delle attese dei lavoratori e , nel contempo, una disponibilità ad esaminare "formule partecipative". La CGIL, invece, ha sempre privilegiato una "concezione ideologica". Con il rifiuto di qualsiasi attitudine "partecipativa". Per decenni, ambienti culturali e sociali, vicini alla CGIL, hanno sviluppato concezioni di "classe", il "conflitto di classe" come valore-guida. anche delle relazioni industriali e del lavoro. Oggi, di fronte alla sfida della "globalizzazione", diventa, a mio avviso, fondamentale rilanciare l'idea di "un'opera comune", per la salvaguardia dell'occupazione, tra il mondo delle imprese, del lavoro, con i sindacati, e le realtà politico- istituzionali. Deve, cioè, emergere con il contributo dei soggetti coinvolti un nuovo "progetto di Paese" e una conseguente politica industriale e sociale. Avendo, sopratutto, a cuore le esigenze delle nuove generazioni, dei giovani; in particolare, dei giovani del Sud. In questo contesto, si comprenderà meglio il mio giudizio sulla "questione FIAT". La FIAT è parte integrante della storia del nostro Paese; è, indubbiamente, una realtà industriale che ha concorso alla crescita dell'Italia, portandola ad essere, con altre realtà imprenditoriali, uno dei maggiori Paesi industrializzati, nel mondo. Ma, il Paese, le Istituzioni, non hanno mai abbandonato la FIAT nei momenti di gravi difficoltà che hanno contraddistinto il suo cammino. Le Istituzioni, con i vari governi dal dopoguerra ad oggi, hanno sempre dimostrato grande sensibilità nei confronti della FIAT. I supporti sono stati indubbiamente notevoli. Oggi, la FIAT ha una grande leadership, una dirigenza di spessore internazionale. E' giusto che questa dirigenza curi al massimo gli interessi della FIAT; è giusto che si dia "progetti" di salvaguardia e sviluppo compatibile. Ma, tale "compatibilità" porta ad escludere ciò che è "compatibile" con le attese dei lavoratori italiani, delle Istituzioni italiane. E' veramente impossibile trovare i "giusti equlibri"? Sono convinto che qualora la FIAT dovesse assumere gli stessi atteggiamenti della FIOM si farebbe del male. Sono convinto che qualora la FIAT dovesse considerare "periferica" l'Italia, si farebbe del male. La FIAT è la FIAT in quanto espressione della "italianità", nel senso che è garantita da un'immagine, un costume, un know how complessivo che appartiene alla tradizione del nostro Paese. Bisogna trovare, allora, un intelligente componimento della questione: il governo deve favorire una nuova qualità, in termini di politica industriale, creando un "quadro" di riferimento per le parti sociali; la dirigenza della FIAT non deve assumere atteggiamenti, tipo "o mangiate questa minestra o....", i sindacati sono chiamati a gesti di grade responsabilità. Come del resto stanno già facendo i dirigenti della CISL e della UIL.. La FIOM con la CGIL devono chiarire se accettano il "bene possibile" o chiedendo il "tutto" rischiano di far perdere ai lavoratori e all'Italia le occasioni per nuove fonti di sviluppo e di lavoro. E' tempo di gente saggia e coraggiosa.
Franco MANGIALARDI

COMUNICATO STAMPA 3/2010



Il problema dell’elettromagnetismo è sempre di attualità. E’ di questi ultimi giorni infatti la notizia che il Sindaco di San Francisco con un’ordinanza ha imposto che vengano indicate quante radiazioni emette il cellulare che si sta per acquistare, affinchè i cittadini ne siano informati e quindi siano consapevoli.
Come Alleanza per Vercelli condividiamo pienamente l'interrogazione del Consigliere comunale indipendente del PD Adriana Sala Breddo riguardante la pubblicazione dei dati dei controlli dell'elettromagnetismo in Città. Nell'interrogazione rivolta al Sindaco di Vercelli infatti si fa riferimento ad una petizione di cui eravamo stati i promotori tempo addietro proprio su questo problema di cui, come "Area civica di impegno politico", ci siamo da sempre interessati.
La petizione a differenza di altre non era volta a protestare per questo o per quest'altro nuovo impianto ma, poichè la misura dei livelli di campi elettromagnetici in un ambiente è ritenuto l'unico modo serio per valutare uno stato di rischio e il rispetto dei limiti normativi e legislativi in materia, era volta a chiedere all'Amministrazione comunale che i controlli sugli impianti fossero svolti almeno con cadenza annuale e che i risultati venissero resi pubblici anche per esteso sul sito internet del Comune, per una massima trasparenza ed affinché i cittadini vercellesi ne fossero informati e consapevoli.
TESTO INTERROGAZIONE
Al Signor Sindaco del Comune di Vercelli
e p.c. al Signor Presidente del Consiglio comunale

Vercelli, 02.07.2010
OGGETTO INTERROGAZIONE: Elettromagnetismo in Città.
La sottoscritta Adriana Sala in Breddo, Consigliere comunale indipendente del Gruppo consiliare PD
PREMESSO CHE
· il problema dell’elettromagnetismo è sempre stato molto sentito tra i cittadini vercellesi, infatti ogni qualvolta sorgeva un nuovo traliccio o un nuovo impianto negli anni passati vi sono state preoccupazioni, lamentele e petizioni, puntualmente riportate anche dagli organi di informazione;
· più di 300 persone avevano sottoscritto una petizione popolare volta a chiedere all’Amministrazione comunale che i monitoraggi riguardanti l’elettromagnetismo fossero svolti almeno con una cadenza annuale e che i risultati ottenuti venissero resi pubblici anche per esteso sul sito internet del Comune.
VISTO CHE
nella risposta datata 26 ottobre 2009 ad una mia precedente interrogazione riguardante l’argomento si affermava che l’attività di monitoraggio avveniva con cadenza annuale e che a breve si sarebbe provveduto a pubblicare i risultati delle valutazioni svolte dall’ A.R.P.A. Piemonte sul Sito del Comune.
CONSIDERATO CHE
i mezzi di informazione locali nel novembre del 2009 riportavano alcune dichiarazioni dell’Amministrazione comunale riguardanti il fatto che erano stati forniti i dati dello studio di monitoraggio effettuato dall’A.R.P.A. Piemonte nel 2009.
INTERROGA IL SINDACO PER SAPERE
se i dati di tale studio relativi al 2009 sono già stati pubblicati sul Sito internet del Comune;
se si intende anche pubblicare i dati riguardanti gli anni precedenti di cui l’Amministrazione è in possesso.
In attesa di una Sua risposta scritta entro i termini previsti dall’art. 43 del D. Lgs. del 18.08. 2000 n° 267, nel ringraziarLa anticipatamente, Le porgo distinti saluti.
Adriana SALA BREDDO

NUCLEARE ALLE PORTE



Si è svolta la prima serata degli incontri organizzati da Alleanza per Vercelli dedicati ai problemi ambientali che toccano la nostra zona. La serata incentrata sul problema nucleare è stato introdotta da Paolo Bena, già capogruppo di ApV in Consiglio comunale a Vercelli, che ha ricordato il percorso dei dieci anni di attività dell'associazione sempre attenta ai problemi della città. Tra il pubblico intervenuto erano presenti anche il Consigliere regionale Alessandro Bizjak ed il Consigliere comunale Adriana Sala.
Il prof. Daniele Peila del Politecnico di Torino ha trattato l'argomento dal punto di vista tecnico.Ha da subito detto che pensare e progettare centrali nucleari in Italia senza aver messo a punto un serio piano di smaltimento scorie e senza aver individuato il sito nazionale di stoccaggio è un esercizio di pura e semplice demagogia. Dal punto di vista puramente tecnico non partire del sito di smaltimento (per motivi elettorali e di consenso ) appare una scelta estremamente dilettantistica e quindi molto "pericolosa". Date le caratteristiche geologiche, sismiche e di disponibilità d'acqua per il raffreddamento, è praticamente certo che Trino Vercellese sarà uno dei siti prescelti nel caso si decida di costruire nuove centrali nucleari
Fausto Cognasso, dell'associazione culturale "Gruppo Senza Sede", invece ha trattato dapprima la storia della presenza nucleare a Trino fin dai suoi albori quando i trinesi chiamavano la centrale semplicemente l'atomica. Non è stato solo un percorso storico, ma un percorso importante per capire il presente ed anche per ragionare sulle iniziative future per scongiurare un'ulteriore piaga per il nostro territorio.

OMAGGIO AL PRESIDENTE NAPOLITANO


Una volta attaccato da esponenti del governo Berlusconi, quando non condivide le loro istanze; una volta attaccato dalla "sinistra" quando non condivide le loro richieste. Insomma, non vi è pace per il Presidente della Repubblica. Noi pensiamo che il Presidente Napolitano abbia invece sempre ragione. Ha ragione,anche oggi. E' l'unico che ha il senso dello Stato,è l'unico che rispetta i ruoli istituzionali. Il nostro è un Paese sfortunato: non abbiamo una classe poltica all'altezza della situazione. Si accusa Napolitano di aver firmato un decreto(quello delle regole, quello che permette di ovviare agli errori del PDL). Ma,il Presidente non poteva non firmare. Noi riteniamo- e non solo noi- che le regole vadano sempre rispettate, ma bisogna anche considerare che non si potevano lasciare milioni di persone senza poter praticare il diritto al voto. Quindi è una questione di "equilibrio". In un momento difficile- come quello che sta vivendo il nostro Paese- sarebbe estremamente pericoloso mettere "olio sul fuoco". E' tempo di ricostruire il senso di unità di popolo. Bisogna dire basta allo scontro continuo tra gruppi, territori, etnie. L'Italia ha bisogno di "consenso sociale"; il Paese ha bisogno di politici che si battono per permettere ai giovani di trovare un lavoro, agli anziani una pensione decente; in sostanza è tempo di promuovere una nuova concezione delle sviluppo e della crescita. Più solidarietà,più giustizia sociale ; questi sono i valori in cui confidare. Noi abbiamo avuto la fortuna di aver avuto ultimamente grandi Presidenti della Repubblica: Pertini, Ciampi,ora, Napolitano. I politici italiani sono capaci di emularli? Non è priprio difficile: è sufficiente non "amare" se stessi ma la nostra Patria. E' possibile sperare?
Franco MANGIALARDI

NUCLEARE ALLE PORTE

Introduce e modera

Paolo BENA
Già Capogruppo di “Alleanza per Vercelli”

Intervengono

Fausto COGNASSO
Associazione culturale “Gruppo Senza Sede” - Trino

Daniele PEILA
Professore Universitario - Politecnico di Torino
Responsabile Provinciale Ambiente
Partito Democratico Vercelli-Valsesia


Martedì 2 Marzo 2010 ore 21,00
Saletta CAFFE’ GIOBERTI – Via Gioberti, 48 - Vercelli

COMUNICATO STAMPA 2/2010


Quest'anno Alleanza per Vercelli, gruppo civico di impegno politico, compie dieci anni di attività. La sua attività ebbe inIzio prima in Consiglio comunale, poi, in seguito alla decisione di non ripresentarsi alle elezioni, questa è proseguita al di fuori delle aule istituzionali, proponendo iniziative, petizioni e sopprattutto organizzando incontri di approfondimento su tematiche che ritenevamo importanti per la città di Vercelli. Fedeli a questa nostra impostazione di confronto ed approfondimento degli argomenti ed anche per festeggiare, in qualche modo, questi dieci anni di impegno per la città, Alleanza per Vercelli propone alcuni incontri su temi ambientali fondamentali ,sia per la Città, sia per il territorio.
Il primo incontro dal titolo "NUCLEARE ALLE PORTE" si terrà martedì 2 marzo e vedrà la partecipazione di Paolo Bena, già capogruppo in Consiglio comunale di Alleanza per Vercelli che introdurrà e modererà i relatori della serata: Fausto Cognasso, dell'associazione culturale "Gruppo Senza Sede" di Trino e Daniele Peila, professore universitario del Politecnico di Torino e responsabile provinciale ambiente per il Partito Democratico di Vercelli-Valsesia. Il titolo "Nucleare alle porte" vuole significare in primo luogo alle porte di Vercelli, nel senso che la situazione non può essere solo di attualità a Trino o a Saluggia, ma deve riguardare noi tutti. Alle porte, allo stesso tempo, può essere inteso anche come imminente, in base alle scelte del Governo che dovranno essere attuate e magari anche subite prossimamente dal nostra territorio.
Tutte le serate si terrano presso, la saletta del Caffè Gioberti sito nell'omonima via al numero 48 con inizio alle ore 21.

IL LAVORO E LA DIGNITA' DELLE PERSONE



I lavoratori sul "tetto" per richiamare l'attenzione sulla loro situazione di gente senza futuro, senza lavoro; un lavoratore che si suicida perchè ha perso il lavoro; il Papa che interviene dalla finestra di San Pietro per invitare i responsabili delle aziende industriali ad una maggiore attenzione verso i destini delle persone, la dignità dei lavoratori.La crisi è mondiale e l'Italia è in crisi. Ma come sempre pagano le conseguenze le persone più deboli. Tuttavia è molto strano che i proprietari delle aziende quando emerge un reddito aziendale provvedono subito a premiare gli azionisti, mentre quando vanno in crisi non chiedono interventi agli azionisti scaricando invece il problema sulla comunità.Con la continua richiesta di cassa di integrazione e/o con chiusure di stabilimenti.Si dirà che questa è l'economia di mercato, che vi sono regole che non si possono disattendere, che non si può essere "sognatori", che la crisi è la crisi! Noi al contrario riteniamo che anche se la crisi è la crisi bisogna saper attivare politiche sociali e industriali adeguate. Il nostro Paese ha bisogno di un nuovo progetto sociale e industriale, di una programmazione, che non lasci i lavoratori allo sbando, che non permetta ad una certa classe imprenditoriale di fare il proprio comodo. Noi crediamo nell'esigenza di una "partecipazione" tra ceti popolari e della produzione (lavoratori e imprenditori) a trovare insieme, con le istituzioni, gli itinerari compatibili per una nuova "economia sociale": dove vi sia la giusta considerazione per chi investe ma anche per chi contribuisce con il proprio lavoro. La civiltà di una nazione si misura da come viene rispettata la disgnità delle persone. Noi non possiamo più accettare che un uomo arrivi a suicidarsi perché non ha più un reddito che permetta una vita dignitosa alla propria famiglia, non possiamo più accettare che i giovani dopo anni di studio non trovino un lavoro, noi possiamo più accettare che gli anziani non abbiano una pensione adeguata, noi non possiammo più accettare che molti paghino le tasse e tanti invece, i soliti, non pagano un lira.Noi dobbiamo e vogliamo operare per un nuovo progetto di Paese. Un progetto fondato sulla solidarietà, sulla giustizia sociale, sullo sviluppo. Certamente sullo sviluppo, perchè senza crescita non si concretizza la solidarietà e la giustizia sociale. Perciò è tempo di un lavoro comune tra tutte le persone di buona volontà: oltre i superati ideologismi.
Franco MANGIALARDI

COMUNICATO STAMPA 1/2010



Alcune settimane orsono il Consigliere comunale Adriana Sala Breddo aveva inoltrato un'interrogazione al Sindaco per sapere se fosse prevista e quando la pubblicazione sul sito internet comunale dei dati delle emissioni del vetusto inceneritore di Vercelli, proprio per informare e tranquillizzare i cittadini sul suo buon funzionamento, come avviene da anni per il termovalorizzatore di Pietrasanta (LU) gestito proprio da Veolia S.p.A, la medesima società che gestisce quello di Vercelli.
Vista la risposta dell'Amministrazione comunale in cui si affermava che avrebbe valutato prossimamente di pubblicare sul proprio sito i dati delle emissioni, alcuni cittadini hanno voluto appoggiare la richiesta del Consigliere Sala affinchè la valutazione avvenga nel più breve periodo e, ci si augura, abbia esito positivo ed i dati vengano così pubblicati.
Afferma Paolo Bena, già capogruppo di Alleanza per Vercelli in Consiglio comunale: "Come Alleanza per Vercelli, condividendo pienamente tale richiesta, l'abbiamo sottoscritta ed abbiamo consegnato quindi le firme dei nostri soci e di alcuni simpatizzanti, che vanno così ad aggiungersi a quelle di altri cittadini vercellesi che in questi giorni hanno sottoscritto la richiesta. Oggi crediamo che alla luce degli ultimi dati epidemiologici secondo i quali il capoluogo rispetto al resto del territorio provinciale presenta significativi eccessi di mortalità e morbosità dovuti a cause tumorali, sia necessario alzare tutti i livelli di attenzione al riguardo dei vari fattori di rischio qui presenti."
"Ci associamo nella richiesta di trasparenza per far comprendere e spiegare a tutta la popolazione vercellese qual è la periodicità delle analisi delle emissioni e quali sono i risultati. Come Alleanza per Vercelli riteniamo che si debba iniziare da fatti concreti quali la pubblicazione di tali dati impattanti sulla salute pubblica, in modo che tutti si possano rendere conto della situazione. Oggi viviamo nell'era di internet e in esso si possono trovare i dati, ad esempio, dei fumi che escono da vari inceneritori, monitorati 24 ore su 24. non quelli purtroppo ancora di Vercelli." dice il dott. Aldo Bosetti, esperto per il settore ambiente in seno al gruppo civico di impegno politico." Oltre alla pubblicazione delle emissioni 24 ore su 24 del nostro inceneritore, sarebbe opportuno ed interessante che esso venisse aperto al pubblico in giornate particolari, con brevi visite guidate, durante le quali i cittadini possano vedere con i propri occhi gli standard qualitativi utilizzati. Iniziative analoghe sono state intraprese in altre città e hanno permesso di rendere accessibile a tutti una realtà della gestione dei rifiuti della comunità."